Negli strumenti musicali l’altezza delle note è strettamente legata alla temperatura dell’aria.
In particolare, negli strumenti a fiato, l’intonazione tende a crescere all’aumentare della temperatura e a calare se l’aria diventa fresca.
Ad istinto si potrebbe credere che queste variazioni dipendano dalle variazioni dimensionali dello strumento sottoposto al cambiamento del clima (dilatazione o contrazione del legno o del metallo). In realtà questo tipo di variazioni dimensionali hanno un’incidenza pressoché trascurabile. Il cambiamento di intonazione dipende invece dalla densità dell’aria nella quale si crea l’onda sonora.
In altre parole le variazioni di intonazione dipendono in questo caso non dal “contenitore” (lo strumento musicale), ma dal “contenuto” (l’aria messa in movimento).
L’aria aumenta la sua densità col diminuire della temperatura e di contro, riscaldandosi, tende a divenire sempre più rarefatta, questo influisce direttamente sulla velocità del suono e di conseguenza sull’altezza dell’intonazione.
Tutti gli strumenti a fiato vengo progettati, costruiti e venduti per suonare ad una determinata intonazione che dipende dalle scelte del costruttore, dalle richieste del musicista e dal periodo storico. L’intonazione viene espressa dall’altezza in Hertz (Hz) del La sopra al Do centrale e può essere fissata a 392Hz, 415Hz, 440Hz, 442Hz e molti altri ancora. Sarà il costruttore ad indicarlo.
Un secondo dato però andrebbe precisato per completezza: la temperatura dell’aria.
Di norma la temperatura di riferimento per l’intonazione degli strumenti è una temperatura ambiente di 20 °C. Se la temperatura cambia anche l’intonazione dello strumento cambierà.
Ecco quindi una semplice tabella che speriamo possa tornare utile ai musicisti per calcolare le variazioni di intonazione dei loro strumenti a fiato in base alla temperatura dell’ambiente.
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